Quadri Pittore Giorgio Giorgi quotato Bolaffi

Giorgio Giorgi nobilita con i suoi frammenti simbolici la giovane pittura organizzata in maniera personalissima sopratutto quando si attarda ad accarezzare una sfumatura, una linea, una trasparenza di tono.

Segnali nel tempo nei quali si vede che lo sforzo di invenzione è reale, condensato in una luce, spazio,colore che l'abisso nero e cosmico non riesce a drammatizzare.

Nato a Torino dove tuttora risiede ed esercita esclusivamente l'attività artistica iniziata nel 1968. Avverte agli esordi il clima della pittura del nonno materno Andrea Triletti e dello zio Anselmo Troletti. Ha tenuto mostre personali a Torino, Carmagnola, Asti, Varazze, Venezia, Milano,Alpignano, Siena, Empoli, Gressoney, Alassio, Firenze, Bardonecchia, Rivoli,Alessandria, Salerno, Moncalieri, Leinì, Ivrea. A Torino nel 1985 nella Galleria del Piemonte Artistico Culturale. A Torino su Invito della Regione Piemonte Dicembre 1991 Gennaio 1992. Ha partecipato all'atmosfera Segni presso il Cenacolo Felice Casorati in Campidoglio a Marzo del 2005.


Ha appreso i segreti dell'incisione con elevata maestria nello studio del maestro Claudio Voghera. Presente su invito a 12 edizioni di pittura estemporanea presso il Centro Ricerche Fiat di Orbassano. Ha partecipato a concorsi e mostre collettive a livello internazionale: Parigi, Tokyo, Hong Kong, Ciudad de Mexico, Stoccolma,vOstrava,vCannes,vStrasburgo.

TRITTICO MONDIALE D'ARTE A VANCOUVER,TORONTO,ISOLE SEYCHELLES PREMIATO CON TARGA D'ORO NEL 1986/1987

Collabora in qualità di grafico con diverse Case Editrici. In qualità di illustratore con la Sede Torinese del C.I.S U. Centro Italiano Studi Ufologico.

DI lui hanno scritto con recensioni, su riviste d'arte e quotidiani,testimonianze e presentazioni Critici Italiani e Stranieri..

Ha una creatività prorompente e matura con l'ausilio di un linguaggio essenziale in grado di cogliere il nocciolo dell'immagine.I suoi paesaggi partono da una elaborazione della percezione per tradursi in un'apertura a schemi, resa magica dalle modulazioni dei colori, che parte dalla base nera e contrappone elementi naturalistici semplificati a segni lancinanti e prospettici.

La pittura per l'artista Giorgi è un mezzo forse l'unico, per trasmettere le proprie interiori sensazioni, il lirico espandersi di una linea che solca la superficie del quadro e si articola in modo da creare rilievi collinari,astri rosseggianti, tessere musiva di un mondo analizzato.

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