La damigella di Bard di Salvator Gotta Edizione Mursia, Milano 1962

La damigella di Bard di Salvator Gotta; Edizione Mursia, Milano 1962; illustrazioni di Giuseppe Riccobaldi del Bava
Descrizione fisica: 299 p., [5] c. di tav. : ill. ; 23 cm.; Copertina rigida editoriale illustrata a colori; Peso di spedizione: 0,395 gr. Collana: Strenne Corticelli.
Condizioni più che ottime con lievissimi segni d’uso e dello scaffale.

La damigella di Bard è una commedia in tre atti di Salvator Gotta. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro Alfieri di Torino la sera del 22 febbraio 1936. L’azione si svolge a Torino nel 1921. Non a caso l’autore sceglie per la protagonista il nome Bard, come quello dell’omonima famiglia delle più antiche tradizioni aristocratiche piemontesi, rovinata dalle furberie della civiltà borghese.

Il nome peraltro doveva far parte dei ricordi d’infanzia dell’autore, nato a Montalto Dora, a pochi chilometri dal Forte di Bard, e sicuramente suonava familiare ai torinesi che assistettero alla prima messa in scena dell’opera, senza però ledere i diritti di nessuna famiglia vivente, essendo i signori di Bard estinti da secoli.

I Signori di Bard infatti furono una potente e antica famiglia della Val d’Aosta, feudataria del Forte di Bard, posto in posizione strategica nell’alta valle della Dora Baltea e considerato chiusa strategica per l’accesso al Piemonte fin dai tempi di Teodorico nel VI secolo. Il nome della famiglia deriva dal pesce bardo nello stemma.

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