Numero annuncio
2428324
Descrizione
Olio su tela 75x130 - 2003
Cè nei suoi quadri il disperdersi e il riconoscersi delle visioni panoramiche dal vero.
È una pittura di sentimenti oltre che di riporti veristi: la nostalgia di orizzonti indistinti, la tristezza dei muri marroni, con le vecchie crepe di calcina biancastra nella folla di case, labbandono nella solitudine di una stazione di servizio, lungo una litoranea assolata e deserta.
Ezio Marinoni intrattiene dunque due rapporti col circostante dipinto.
È arcadico- affabulante, frequentemente en plein air, è vegetale e vegetante il suo colore a volte a volte, il più delle volte, è complesso, evoluto, problematico, articolato, socialista (absid iniuria verbis).
Costruire rioni e quartieri sui pendii di una collina - portarli sulla tela perché raggiungano la grande immanenza ammonitrice, è il differenziale che distingue loperatore visivo, espressore di concetti e di problemi, dal raccontiere letterario del paesaggio epidermico e superficiale.
La seconda è una corsia preferenziale che, come spesso accade, libera da un ingorgo per condurti giusto nel bel mezzo di un altro, ben più esiziale.
Luogo: Treviglio
Cè nei suoi quadri il disperdersi e il riconoscersi delle visioni panoramiche dal vero.
È una pittura di sentimenti oltre che di riporti veristi: la nostalgia di orizzonti indistinti, la tristezza dei muri marroni, con le vecchie crepe di calcina biancastra nella folla di case, labbandono nella solitudine di una stazione di servizio, lungo una litoranea assolata e deserta.
Ezio Marinoni intrattiene dunque due rapporti col circostante dipinto.
È arcadico- affabulante, frequentemente en plein air, è vegetale e vegetante il suo colore a volte a volte, il più delle volte, è complesso, evoluto, problematico, articolato, socialista (absid iniuria verbis).
Costruire rioni e quartieri sui pendii di una collina - portarli sulla tela perché raggiungano la grande immanenza ammonitrice, è il differenziale che distingue loperatore visivo, espressore di concetti e di problemi, dal raccontiere letterario del paesaggio epidermico e superficiale.
La seconda è una corsia preferenziale che, come spesso accade, libera da un ingorgo per condurti giusto nel bel mezzo di un altro, ben più esiziale.
Luogo: Treviglio
Città
Bergamo
Pubblicato
19.11.2020